PENSIONATI ALL’ESTERO

30/05/2016
  1. Premessa

Per la nostra attività entriamo frequentemente in contatto con persone interessate a acquistare immobili all?estero. Tale acquisto è fatto a volte per investimento, altre volte per avere disponibilità di un appartamento o di una casa per le vacanze proprie o della propria famiglia, altre volte invece si tratta di persone che intendono trasferirsi in modo definitivo all?estero o per avviare là un?attività o per svolgervi un lavoro o una professione o infine si tratta di pensionati, che vogliono trascorrere all?estero la maggioranza del proprio tempo.

In tutti questi casi, ci sono rivolte varie domande, con riferimento a queste diverse situazioni.

Le domande più frequenti sono:

  1. Posso trasferire i miei risparmi all?estero, e come bisogna fare?
  2. Posso acquistare una casa all?estero, che imposte devo pagare?
  3. Posso trasferirmi all?estero e prendere là la residenza? In questo caso, dove devo pagare le imposte?
  4. Se sono pensionato, posso trasferire la mia pensione all?estero? E in questo caso dove e come sarà tassata?

Cercheremo di dare una risposta semplice a queste domande, con l?ovvia precisazione che quanto diremo vale per i casi più semplici e normalmente ricorrenti, perché casi particolari dovranno essere esaminati singolarmente, e eventualmente con l?aiuto di uno specialista del settore.

Precisiamo inoltre che ogni nostra indicazione riguarda solo e esclusivamente azioni o comportamenti nel pieno e totale rispetto della legalità, restando esclusa ogni e qualsiasi indicazione al di fuori di tale ambito.

La maggior parte delle risposte che più avanti leggerete sono relative a persone che intendono valutare il trasferimento in Costa Rica, paragonandolo eventualmente con altri Paesi, pertanto le nostre indicazioni tengono conto soprattutto della Costa Rica.

Le indicazioni relative a altri Paesi sono dovute a nostre personali conoscenze, ma la presente nota non può comprendere un esame comparato dei punti sopra indicati per tutti i Paesi del mondo; ci vorrebbe un trattato di centinaia di pagine fatto da vari specialisti del settore.

Come detto, la presente nota vuol essere un documento semplice e facile da leggere per considerare i casi normalmente ricorrenti.

Per casi particolari, potete sempre inviarci le Vostre domande, a cui saremo lieti di rispondere, se il caso è nelle nostre conoscenze.

Siamo grati a tutti coloro che leggeranno queste brevi note e vorranno segnalarci errori, imprecisioni o carenze rilevate.

Potete scrivere le vostre domande e le vostre osservazioni a:

 

mirica@villasflordepacifico.com


 Trasferimento di denaro all?estero

In Italia è possibile e lecito trasferire il proprio denaro all?estero, purché tale denaro sia di provenienza lecita.

Tale denaro può essere trasferito su un conto di terzi, se la ragione è giustificata: ad esempio, acquisto di un immobile, acquisto di un viaggio o di un soggiorno, donazione a un familiare. In questo caso occorre, tramite la propria banca, effettuare un bonifico al beneficiario, indicando i motivi del pagamento. Non è richiesta alcuna autorizzazione preventiva, anche se la somma fosse rilevante.

Se disponete di un conto corrente all?estero, potete trasferire somme di denaro anche rilevanti tramite bonifico bancario dal vostro conto italiano al vostro conto all?estero.

Poiché quasi tutti i Paesi del mondo (tra cui l?Italia e la Costa Rica) hanno aderito alle regole di trasparenza fiscale stabilite dall?OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), dovete seguire alcune semplici regole per evitare di incappare in sanzioni o nel blocco dei fondi.

Per trasferire somme anche rilevanti da un vostro conto in Italia a un vostro conto in Costa Rica, in Italia non occorre alcuna autorizzazione preventiva, ma nella vostra dichiarazione dei redditi dell?anno successivo, dovrete riportare nel modello RW il codice della nazione e l?importo delle somme di cui disponete sui conti esteri. Non vi è alcuna imposta italiana sulla disponibilità di tali somme all?estero, ma solo eventualmente l?imposta sui redditi che ne derivassero, per interessi attivi o altro, secondo le stesse aliquote applicabili in Italia.

In Costa Rica, invece, i versamenti sul conto provenienti dall?estero e per importi superiori a USD 5.000,00 devono essere giustificati, se no saranno bloccati fino al ricevimento di giustificazione sulla provenienza. Tale giustificazione è molto semplice da fornire, e può essere fornita direttamente alla Banca oppure tramite un Revisore Fiscale, informandolo delle proprie attività e della provenienza del denaro.

E? possibile trasportare denaro contante al seguito fino a un massimo di EUR 10.000 a persona; somme superiori possono essere trasportate previa dichiarazione di tali somme sia alla dogana italiana di partenza sia alla dogana costaricense di arrivo. Tale operazione, sebbene lecita, è fortemente sconsigliata per i rischi che comportano il trasporto e la detenzione di somme rilevanti di denaro contante.

Il trasporto al seguito di somme superiori a EUR 10.000 non dichiarate è un reato, che comporta il sequestro della somma illecitamente trasportata.

 

 

  1. Acquisto di immobili all?estero

I cittadini italiani sono totalmente liberi di acquistare immobili all?estero, purché il denaro necessario per l?acquisto sia di provenienza lecita.

L?acquisto di immobili in Costa Rica è molto semplice, perché la Repubblica di Costa Rica dispone di un catasto, che è consultabile anche on line, con registrazione in chiaro dei proprietari degli immobili, privati o società che siano, residenti o meno in Costa Rica.

L?atto di proprietà deve essere ovviamente stipulato davanti a un Notaio della Costa Rica; tale atto può essere stipulato in Costa Rica, ma anche all?estero e in Italia in particolare, sempre però davanti a un Notaio costaricense. Il costo del Notaio è pari a circa 1,50% del valore dell?immobile.

L?immobile è soggetto al pagamento delle imposte in Costa Rica; tali imposte sono molto più basse della nostra IMU.

Il proprietario non deve chiedere alcuna autorizzazione preventiva per acquistare l?immobile, né in Italia né in Costa Rica.

Se il proprietario è residente in Italia, nella dichiarazione dei redditi dell?anno successivo deve compilare il modello RW e riportare il codice della nazione in cui si trova l?immobile e il valore d?acquisto dell?immobile.

Il proprietario residente in Italia deve pagare su tale immobile l?IVIE (Imposta sul valore degli immobili all?estero), pari allo 0,72% del valore dichiarato nell?atto d?acquisto.

Pertanto, se il valore dell?immobile è di EUR 100.000, occorre pagare annualmente l?IVIE pari a EUR 720; da tale importo può essere detratto l?importo dell?imposta sugli immobili pagata in Costa Rica.

 

 

  1. Acquisire la residenza all?estero

I cittadini italiani sono liberi di trasferirsi all?estero e di stabilire all?estero la propria residenza, purché tale residenza sia effettiva e non fittizia.

Vediamo quali sono le regole da seguire per chi vuole trasferirsi all?estero.

Per essere considerati residenti all?estero, occorre che siano soddisfatte tutte le condizioni seguenti.

3.1 Non essere iscritti nelle anagrafi comunali dei residenti per la maggior parte dell?anno, cioè per almeno 183 giorni all?anno (184 per gli anni bisestili);

3.2 Non avere il domicilio in Italia, ossia la sede principale dei propri affari o dei propri interessi familiari o personali;

3.3 Non avere la dimora abituale in Italia.

Se anche una sola delle condizioni sopra indicate non è soddisfatta, si è considerati comunque residenti in Italia.

Qualche chiarimento sui punti sopra indicati.

Per soddisfare il punto 3.1, occorre essere iscritti all?AIRE, ossia l?Anagrafe degli Italiani Residenti all?Estero.

Per fare ciò, occorre recarsi nell?Ambasciata italiana nel Paese in cui ci si è trasferiti, e compilare un modulo molto semplice, dove occorre riportare le proprie generalità, e il luogo di residenza nel paese di destinazione. L?Ambasciata italiana invierà tale informazione al Comune italiano di vostra ultima residenza, che vi cancellerà dall?anagrafe dei residenti e vi iscriverà nell?anagrafe dei residenti all?estero (AIRE).

L?iscrizione all?AIRE comporta la perdita dell?assistenza sanitaria ordinaria in Italia; sono sempre garantite le cure urgenti e i ricoveri ospedalieri.

L?Ambasciata italiana in Costa Rica, che potete vedere qui a fianco, si trova a San José, la capitale, nell?elegante quartiere di Los Yoses. Il personale degli uffici è italiano e molto gentile; l?espletamento della pratica dura un quarto d?ora, più eventualmente un po? di coda, se ci sono altre persone in attesa.

Per soddisfare il punto 3.2, occorre dismettere le proprie attività imprenditoriali o di lavoro dipendente o professionale in Italia; la residenza all?estero non è compatibile con attività imprenditoriali continuative, con cariche sociali che comportino la presenza continuativa in Italia, con attività professionali (es.: medico, geometra) che comportino presenza continuativa in Italia. Parimenti, non è considerato trasferito all?estero chi mantiene in Italia propri interessi familiari o sociali, ad esempio la famiglia con figli minori che vanno a scuola.

Per soddisfare il punto 3.3, indipendentemente dall?iscrizione all?AIRE, occorre non essere presenti continuativamente in Italia. Tale presenza può essere facilmente rilevabile dai biglietti aerei, da traffico telefonico su telefoni cellulari, da proprietà o uso di autovetture, da consumi di utenze presso proprie abitazioni.

Per i pensionati, il trasferimento all?estero (purché nel rispetto dei punti sopra indicati) non presenta alcuna particolare difficoltà.

Dal punto di vista fiscale, se si è residenti all?estero, si pagheranno in Italia solo più le imposte relative ai redditi risultanti in Italia, per esempio i redditi derivanti da proprietà o da affitto di immobili, redditi da risparmi rimasti in Italia, per esempio dividenti di azioni o redditi obbligazionari ubicati su una banca italiana. Non è più necessario compilare il modello RW né pagare l?IVIE (Imposta sul valore degli immobili all?estero).

Occorrerà naturalmente pagare le imposte nel Paese in cui vi siete trasferiti.

La tassazione in Costa Rica è relativa solo ai beni e redditi che avete in Costa Rica.

Mentre in Italia vale il principio della world wide taxation (principio di tassazione mondiale del reddito), ossia in Italia si pagano le imposte per tutti i redditi ovunque prodotti nel mondo e per tutti i beni ovunque ubicati nel mondo, in Costa Rica non vale tale principio, per cui in Costa Rica si pagano le imposte solo sui redditi e i beni ubicati in Costa Rica.

Per i redditi da pensione, rinviamo al paragrafo successivo.

 

 

  1. I pensionati all?estero

Anche i pensionati italiani sono totalmente liberi di trasferirsi all?estero e di stabilire all?estero la propria residenza, purché tale residenza sia effettiva e non fittizia. Le regole di trasferimento della residenza sono le stesse già esposte al punto precedente.

Ma veniamo alla domanda più frequente: che ne sarà della mia pensione?

Qui occorre fare chiarezza con molta attenzione e cautela, perché da qualche anno i pensionati sono sottoposti a una vera e propria attività di marketing con suadenti promesse del tipo: Caro pensionato, vieni a vivere da noi. Non paghi tasse e sei in paradiso.

Vediamo di dare alcune indicazioni precise.

Voi potete trasferirvi all?estero e continuare a farvi accreditare la vostra pensione su un conto bancario italiano. In questo caso nulla cambia rispetto a quando eravate residenti in Italia, e la vostra pensione continuerà a essere soggetta alla tassazione italiana.

Voi potete invece chiedere all?INPS (o altro Ente previdenziale) di farvi accreditare la pensione su un vostro conto bancario aperto nel paese estero, in cui vi siete trasferiti.

In questo caso, dovete verificare se vi siete trasferiti in un

Paese che ha sottoscritto con l?Italia un trattato contro la doppia imposizione;

oppure in un

Paese che ha NON ha sottoscritto con l?Italia un trattato contro la doppia imposizione.

Vediamo che succede in questi due casi.

5.1 Paese che ha sottoscritto

Abbiamo due gruppi di paesi:

Tutti i Paesi dell?Unione Europea.

Nel caso di trasferimento in un altro Paese dell?Unione Europea, è possibile farsi accreditare la pensione nell?altro Paese al lordo delle imposte italiane, ad eccezione dell?addizionale regionale IRPEF e dell?addizionale comunale IRPEF, che comunque sono trattenute (e dunque pagate) in Italia.

Inoltre, l?eventuale integrazione al trattamento minimo e le altre prestazioni a carattere non contributivo, inclusa la maggiorazione sociale, non sono pagate ai titolari di pensione, che si trasferiscono in un Paese dell?Unione Europea diverso dall?Italia. Ciò in quanto le prestazioni speciali a carattere non contributivo (pensione sociale e assegno sociale, pensioni, assegni e indennità a invalidi civili, ciechi civili e sordomuti, ecc.) sono garantite dal Paese di residenza e, di conseguenza, non sono esportabili in ambito comunitario.

Ma attenzione! Dovrete versare le imposte nel Paese in cui vi siete trasferiti. Non è assolutamente vero, come si sente dire frequentemente, che le pensioni non sono tassate in altri Paesi dell?Unione Europea.

E quindi, la mia pensione netta aumenterà o diminuirà?

Dipende da vari fattori, sostanzialmente dall?importo della pensione e dal Paese, e in alcuni casi, dalla regione del Paese in cui vi trasferite.

Bisogna quindi esaminare caso per caso.

In Italia, le trattenute IRPEF avvengono secondo la seguente tabella (valori in EUR).

  1.          fino a 15.000                                                                                                                                                                                23%
  2.          oltre 15.000                          fino a 28.000                                                                                              27%
  3.          oltre 28.000                          fino a 55.000                                                                                              38%
  4.          oltre 55.000                          fino a 75.000                                                                                              41%
  5. oltre 75.000                                    43%

Se percepite una pensione lorda di EUR 30.000, questa sarà soggetta a un?imposizione IRPEF pari a EUR 7.720, a cui occorre aggiungere circa 2% per le addizionali regionali e comunali, e quindi circa EUR 600. La pensione netta risultante in Italia è quindi pari a EUR 21.680, pari a EUR 1.668 mensili per 13 mensilità.

Se invece la vostra pensione lorda è di EUR 60.000, l?imposizione IRPEF è pari a EUR 20.470, pari a netti EUR 3.041 mensili per 13 mensilità.

Se vi trasferite in Portogallo, le imposte sono applicate secondo la seguente tabella (valori in EUR).

  1.          fino a 7.000                                                                                                                                                                       14,5%
  2.          oltre 7.000                                        fino a 20.000                                                                                               28,5%
  3.          oltre 20.000                          fino a 40.000                                                                                              37%
  4.          oltre 40.000                          fino a 80.000                                                                                              45%
  5. oltre 80.000                                    48%

Se percepite una pensione lorda di EUR 30.000, questa sarà soggetta in Portogallo a un?imposizione pari a EUR 8.420, a cui occorre aggiungere circa 2% per le addizionali regionali e comunali, e quindi circa EUR 600, che continuano a essere applicate in Italia. La pensione netta risultante in Portogallo è quindi pari a EUR 20.980, pari a netti EUR 1.614 mensili per 13 mensilità.

Se invece la vostra pensione lorda è di EUR 60.000, l?imposizione in Portogallo (più addizionali italiane) è pari a EUR 22.320, pari a netti EUR 2.898 mensili per 13 mensilità.

Come vedete, se vi trasferite in Portogallo e avete una pensione lorda di EUR 30.000, pagate EUR 54 in più al mese di imposte, se invece la vostra pensione è di EUR 60.000, pagate EUR 143 in più al mese.

Discorso simile vale per la Spagna, dove le aliquote di imposta sul reddito variano dal 24,74% al 52%, considerando anche le imposte locali. Ci sono invece maggiori agevolazioni per chi si trasferisce nelle Isole Canarie, dove le aliquote sono più basse e vanno dal 12% al 22,5%.

In conclusione, bisogna valutare caso per caso, ma l?affermazione che, se mi trasferisco all?estero, la mia pensione aumenta, perché passa da netta a lorda, è assolutamente falsa; vero è che in alcuni casi particolari (es.: pensione bassa alle Canarie) potrebbe aumentare, ma in altri casi (es.: in Portogallo) normalmente la pensione netta si abbassa.

Altri paesi al di fuori dell?Unione Europea, ossia: Albania, Algeria, Argentina, Australia, Bangladesh, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Ecuador, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Filippine, Georgia, Ghana, Giappone, India, Indonesia, Israele, Ex Jugoslavia, Kazakhistan, Kuwait, Macedonia, Malaysia, Marocco, Mauritius, Messico, Mozambico, Norvegia, Nuova Zelanda, Oman, Pakistan, Russia, Senegal, Siria, Singapore, Sri Lanka, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Tanzania, Thailandia, Trinidad e Tobago, Tunisia, Turchia, Ucraina, Uganda, Uzbekistan, Venezuela, Vietnam, Zambia.

Con tutti questi Paesi l?Italia ha sottoscritto un trattato contro le doppie imposizioni, ossia un trattato per evitare che un reddito sia tassato due volte, ossia sia in Italia sia nell?altro Paese.

Per sapere quindi come sarebbe trattata la vostra pensione, se venisse trasferita in uno di questi Paesi, occorre andare a leggere il relativo trattato; non sono tutti uguali, variano da Paese a Paese. Tali trattati possono essere consultati e scaricati dal sito dell?Agenzia delle Entrate. Ad esempio, nel caso della Svizzera, possono essere trasferite ?al lordo? solo le pensioni percepite da privati, mentre le pensioni degli impiegati statali devono rimanere tassate nel paese d?origine.

5.2 Paese che ha NON ha sottoscritto

Tutti gli altri Paesi non riportati sopra, tra cui la Costa Rica.

In questo caso la pensione è trasferita all?estero al netto, ossia continua a venire tassata in Italia, e quindi percepita all?estero per lo stesso valore che si percepisce in Italia. Poiché in Costa Rica le pensioni non sono tassate, se ne deduce che c?è un?assoluta invarianza di pensione, se mi trasferisco in Costa Rica. C?è però il vantaggio che alcune imposte italiane non dovranno più essere pagate, se vi trasferite in Costa Rica, ad. es. l?IVIE (Imposta sul valore degli immobili all?estero) non dovrà essere più pagata in Italia, e lo stesso vale per i redditi di capitale per somme non depositate in Italia.

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In conclusione, come avete visto, non ci sono in genere variazioni così alte passando dall?Italia a un altro Paese, salvo casi molto particolari.

Concludiamo quindi raccomandando a tutti, se volete trasferirvi, di cercare un Paese dove pensate di trovarvi bene, un Paese che vi dia fiducia, serenità e tranquillità. Insomma, più che agli aspetti fiscali, pensate al clima, alla natura, alla gente che troverete.

Questo almeno è il nostro consiglio.

Un caro saluto a tutti dallo staff di Flor de Pacifico.

A vostra disposizione per altri chiarimenti.

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